Colette
pubblicò questo romanzo a puntate su “le Matyin”ma quando
il direttore si accorse dell’argomento incentrato sulla
scoperta del sesso da parte di due adolescenti, sospese le
pubblicazioni. Così un alone di scandalo ha da allora
circondato questo romanzo, il più popolare di Colette.
Vinca
e Phil hanno ormai superato l’età della pubertà, Vinca ha
gli occhi come la pioggia di primavera, i capelli corti e
ribelli, e Phil si accorge che la sua compagna di giochi è
cresciuta molto dall’anno precedente. Vinca e Phil si trovano
ogni anno a dividere con le loro famiglie la casa al mare, tutta
la loro infanzia li ha uniti, ora l’adolescenza comincia
separarli, con le prime scaramucce e gelosie, il timido silenzio
che li divide. Già da piccoli pensavano che sarebbero stati
sempre insieme, che Vinca sarebbe stata la madre dei figli di
Phil, e lui sarebbe stato il marito affettuoso, l’unico uomo
per lei, l’unico che aveva conosciuto, era naturale che la sua
vita sarebbe finita con lui.
Tra
gli scogli, l’attività della pesca, i tramonti, il fitto
bosco che declina verso il mare i due ragazzi si scambiano
battute cariche di sottintesi, pungenti.
Vinca
con la sua femminilità discreta che sta sbocciando soffre per
questo silenzio, per questo non essere più naturali, per questo
nascondersi, lei che si sente donna, trova questa mancanza
insopportabile.Tutto ciò per lei diviene ancora più
insostenibile quando scopre che non sarà con lei che Phil
diverrà uomo. Una donna grande, una donna vera, attira il
ragazzino al suo letto. Lui ne è umiliato, impaurito e allo
spesso tempo attratto, non può fare a meno ogni notte di
scivolare fuori dalla sua stanza per correre da lei.
Vinca
ne soffre, sente che si sta ammalando, piange nella notte, la
gelosia la divora.
Finché
Vinca addolorata decide di dare al suo Phil la prova d’amore.
Sul grano saraceno Phil scoprirà quanto è diversa la bocca di
Vinca, così tenera e insicura, da quella della donna che gli
rubava ogni notte i suoi baci…
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