Chi
non ha mai avuto paura del Ba-bau da piccolo? Una buona trovata
per i genitori di una volta per intimorire i bambini e esortarli
ad ubbidire :” Non uscire di casa che viene il Ba-bau e ti
porta via con il suo sacco. “ “ Dai a mamma, mangia che sennò
chiamo il Ba-bau,” “Non fare il cattivo che al tramonto
passa il Ba-bau che porta via i bambini cattivi”. E gli occhi
grandi e innocenti di noi piccini con il dito in bocca vedono
questo grosso uomo con il cappuccio nero che cammina per le
strade buie con il suo sacco di iuta marrone, da un buco nel
sacco spunta la gamba di un bambino, di un bambino cattivo.Sentivamo
anche le urla di quei bimbi che terrorizzati aspettavano la loro
triste sorte. E poi cosa ci fa questo mostro con i bambini
rapiti? Li mangia? Li scuoia? Li bolle in pentola?Li tortura?O
li colleziona? Oggi possiamo rispondere che il Ba-bau li
molesta. Non c’è più mistero su quello che fa questo mostro
ignobile e noto. Il Ba-Pedofilo si nasconde dietro il suo
cappuccio e gira indisturbato anche nelle ore prima del
tramonto. E acquista un volto. Il Ba-vicino di casa, il Ba-zio,
il Ba-maniaco che aspetta fuori dalle scuole elementari, il
Ba-maestro/a, il Ba-amante delle passeggiate al parco, il
Ba-Prete confessore, la Ba-suora istitutrice e a volte purtroppo
il Ba-padre o la Ba-madre. In ogni angolo questi mostri
proliferano sotto i nostri occhi, più il tempo passa, più si
fa informazione, più si conosce il loro volto, più si sentono
storie di pedofilia agghiaccianti. Ma come si salvano i bambini
da questo rinomato mostro moderno? Chiuderli in una campana di
vetro è la cosa più sbagliata, appena si ribellano per uscirne
fuori subito verranno accalappiati dal desiderio di una vita
fatta di scorciatoie .E allora ci lamentiamo che se ne vanno in
giro con cattive compagnie, che non vogliono studiare, che se ne
vanno di casa presto e la sera ci lamentiamo con i crocifisso
sul muro che ci ha dato un figlio che ci fa “tribolare”.
Parlate. Parlate ai vostri figli. Un buon rapporto con i
genitori mette subito in luce un comportamento anomalo di
qualcuno nei confronti del bambino. Perché non è solo la
violenza fisica, quella carnale a far male, ma anche la piccola
violenza psicologica. Tutti, o quasi, da piccoli hanno ricevuto
una piccola attenzione, una carezza sulla guancia, uno sguardo
troppo ammiccante, una parola non troppo candida per un bambino.
Nessuno ci fa caso, ma SVEGLIA! I bambini non sono stupidi!Forse
voi gente “Adulta” non vi ricordate di quando eravate
bambini.Non vi arrabbiavate quando qualcuno diceva “non
parliamo di queste cose vicino a lui che non può capire”,
tutti i grandi sottovalutavano la vostra intelligenza, il vostro
sesto senso.”Non parliamo di cose così delicate con nostro
figlio, potrebbe restare scioccato, è ancora piccolo per
capire, però intanto facciamogli vedere quel bel film che danno
stasera dove tutti si sparano e il sangue fiotta dallo
schermo.”Questo si fa oggi. Si lascia alla televisione
l’arduo compito di ascoltare e comunicare con i nostri figli.
I bambini non sono stupidi. I bambini capiscono quando in
quella carezza c’è qualcosa che non va. Ma non possono capire
da dove provenga quel senso di fastidio e di disgusto. Non
voglio fare psicologia gratuita essendo ignorante in materia. Ma
sono anche io stata bambina. E se anche voi vi decideste a dare
una spolverata nella vostra memoria troverete quel senso di
fastidio che provavate per quell’ anonima persona che avete
rimosso, e ora potete collegare, potete capire da dove veniva
quella sensazione di fastidio. E’ un meccanismo che si innesca
subito, chiamiamolo sesto senso, chiamiamolo una particolare
sensibilità che hanno i bambini verso gli animi puri e impuri,
uno sguardo che non è di affetto ma anche solo di sottile
interesse un bambino lo sente addosso, lo riconosce. Ma non
capisce perché gli da fastidio. Perché non vede il male con i
suoi occhi d’angelo. Un figlio che ha un buon rapporto con i
genitori può liberamente parlare delle sensazioni che prova,
anche di quelle che non conosce, per imparare dai genitori
qualcosa di nuovo. E’ libero di dire “mamma quel signore
amico di papà non mi piace perché ha gli occhi strani”
oppure “ ha una brutta voce” Una madre e un padre che
conoscono i propri figli sanno subito interpretare che una
brutta voce o altri appellativi negativi nascondono qualcosa di
marcio.Un genitore distratto che non ascolta cosa c’è dietro
le parole risponde superficialmente “Ti ha fatto una
carezza?certo, sei contento tesoro?ti vogliono tutti tanto bene.
“ E il bambino pensa che è lui a sbagliare, e lui che ha
visto una cosa brutta dove non c’era. Perché se lo dicono
mamma e papà che sono “Grandi” e “capiscono” allora sarà
vero. Purtroppo si sentono troppe storie ogni giorno che ci
fanno accapponare la pelle. Bambini uccisi nei boschi dopo
essere stati sfruttati in modo barbaro, siti internet che
sfruttano le esili immagini di questi angeli indifesi, innocenti
venduti come merci al mercato. “Non c’è più religione”
direbbe qualcuno “Non c’è più cuore” mi sembra più
appropriato. Certo finché non ci sarà un nuovo diluvio
universale nessuno verrà a togliere il marcio della nostra
società. E comunque un “neo.Noè” potrebbe decidere di
salvare i cattivi per fare affogare i buoni….nessuno può
risolvere tutto. Ma per prevenire ogni disagio a coloro che
tengono tra le mani futuro e giocattoli, bisogna difenderli, e
per difenderli, aprirci, parlare con loro di come va il mondo,
di come è andata la loro giornata a scuola, di quali amicizie
sono circondati i nostri bambini. E soprattutto farlo con la
televisione spenta. |