SOCIETA'

di Marika Campeti

BAMBINI: ATTENTI AL BA-BAU

Chi non ha mai avuto paura del Ba-bau da piccolo? Una buona trovata per i genitori di una volta per intimorire i bambini e esortarli ad ubbidire :” Non uscire di casa che viene il Ba-bau e ti porta via con il suo sacco. “ “ Dai a mamma, mangia che sennò chiamo il Ba-bau,” “Non fare il cattivo che al tramonto passa il Ba-bau che porta via i bambini cattivi”. E gli occhi grandi e innocenti di noi piccini con il dito in bocca vedono questo grosso uomo con il cappuccio nero che cammina per le strade buie con il suo sacco di iuta marrone, da un buco nel sacco spunta la gamba di un bambino, di un bambino cattivo.Sentivamo anche le urla di quei bimbi che terrorizzati aspettavano la loro triste sorte. E poi cosa ci fa questo mostro con i bambini rapiti? Li mangia? Li scuoia? Li bolle in pentola?Li tortura?O li colleziona? Oggi possiamo rispondere che il Ba-bau li molesta. Non c’è più mistero su quello che fa questo mostro ignobile e noto. Il Ba-Pedofilo si nasconde dietro il suo cappuccio e gira indisturbato anche nelle ore prima del tramonto. E acquista un volto. Il Ba-vicino di casa, il Ba-zio, il Ba-maniaco che aspetta fuori dalle scuole elementari, il Ba-maestro/a, il Ba-amante delle passeggiate al parco,  il Ba-Prete confessore, la Ba-suora istitutrice e a volte purtroppo il Ba-padre o la Ba-madre. In ogni angolo questi mostri proliferano sotto i nostri occhi, più il tempo passa, più si fa informazione, più si conosce il loro volto, più si sentono storie di pedofilia agghiaccianti. Ma come si salvano i bambini da questo rinomato mostro moderno? Chiuderli in una campana di vetro è la cosa più sbagliata, appena si ribellano per uscirne fuori subito verranno accalappiati dal desiderio di una vita fatta di scorciatoie .E allora ci lamentiamo che se ne vanno in giro con cattive compagnie, che non vogliono studiare, che se ne vanno di casa presto e la sera ci lamentiamo con i crocifisso sul muro che ci ha dato un figlio che ci fa “tribolare”. Parlate. Parlate ai vostri figli. Un buon rapporto con i genitori mette subito in luce un comportamento anomalo di qualcuno nei confronti del bambino. Perché non è solo la violenza fisica, quella carnale a far male, ma anche la piccola violenza psicologica. Tutti, o quasi, da piccoli hanno ricevuto una piccola attenzione, una carezza sulla guancia, uno sguardo troppo ammiccante, una parola non troppo candida per un bambino. Nessuno ci fa caso, ma SVEGLIA! I bambini non sono stupidi!Forse voi gente “Adulta” non vi ricordate di quando eravate bambini.Non vi arrabbiavate quando qualcuno diceva “non parliamo di queste cose vicino a lui che non può capire”, tutti i grandi sottovalutavano la vostra intelligenza, il vostro sesto senso.”Non parliamo di cose così delicate con nostro figlio, potrebbe restare scioccato, è ancora piccolo per capire, però intanto facciamogli vedere quel bel film che danno stasera dove tutti si sparano e il sangue fiotta dallo schermo.”Questo si fa oggi. Si lascia alla televisione l’arduo compito di ascoltare e comunicare con i nostri figli. I bambini non sono stupidi.  I bambini capiscono quando in quella carezza c’è qualcosa che non va. Ma non possono capire da dove provenga quel senso di fastidio e di disgusto. Non voglio fare psicologia gratuita essendo ignorante in materia. Ma sono anche io stata bambina. E se anche voi vi decideste a dare una spolverata nella vostra memoria troverete quel senso di fastidio che provavate per quell’ anonima persona che avete rimosso, e ora potete collegare, potete capire da dove veniva quella sensazione di fastidio. E’ un meccanismo che si innesca subito, chiamiamolo sesto senso, chiamiamolo una particolare sensibilità che hanno i bambini verso gli animi puri e impuri, uno sguardo che non è di affetto ma anche solo di sottile interesse un bambino lo sente addosso, lo riconosce. Ma non capisce perché gli da fastidio. Perché non vede il male con i suoi occhi d’angelo. Un figlio che ha un buon rapporto con i genitori può liberamente parlare delle sensazioni che prova, anche di quelle che non conosce, per imparare dai genitori qualcosa di nuovo. E’ libero di dire “mamma quel signore amico di papà non mi piace perché ha gli occhi strani” oppure “ ha una brutta voce” Una madre e un padre che conoscono i propri figli sanno subito interpretare che una brutta voce o altri appellativi negativi nascondono qualcosa di marcio.Un genitore distratto che non ascolta cosa c’è dietro le parole risponde superficialmente “Ti ha fatto una carezza?certo, sei contento tesoro?ti vogliono tutti tanto bene. “ E il bambino pensa che è lui a sbagliare, e lui che ha visto una cosa brutta dove non c’era. Perché se lo dicono mamma e papà che sono “Grandi” e “capiscono” allora sarà vero. Purtroppo si sentono troppe storie ogni giorno che ci fanno accapponare la pelle. Bambini uccisi nei boschi dopo essere stati sfruttati in modo barbaro, siti internet che sfruttano le esili immagini di questi angeli indifesi, innocenti venduti come merci al mercato. “Non c’è più religione” direbbe qualcuno “Non c’è più  cuore” mi sembra più appropriato. Certo finché non ci sarà un nuovo diluvio universale nessuno verrà a togliere il marcio della nostra società. E comunque un “neo.Noè” potrebbe decidere di salvare i cattivi per fare affogare i buoni….nessuno può risolvere tutto. Ma per prevenire ogni disagio a coloro che tengono tra le mani futuro e giocattoli, bisogna difenderli, e per difenderli, aprirci, parlare con loro di come va il mondo, di come è andata la loro giornata a scuola, di quali amicizie sono circondati i nostri bambini. E soprattutto farlo con la televisione spenta.

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